Il gomito del tennista (o epicondilite) è la rovina di molti giocatori. Una lesione cronica dei tessuti dell’avambraccio difficile da trattare. Le iniezioni di cortisone possono attenuare il dolore, ma non contribuiscono alla guarigione. E l’esercizio, sebbene benefico, spesso è troppo doloroso da eseguire regolarmente per molti pazienti. La maggior parte dei giocatori contraggono l’epicondilite a causa di problemi di tecnica e movimenti sbagliati. Tuttavia, ci sono diversi problemi legati all’attrezzatura che possono scatenare infiammare i tendini.
Quali sono le migliori corde per epicondilite?
Il fatto che le tue corde non siano rotte non significa che siano ancora in buono stato. La maggior parte dei tennisti, in particolare le donne, non incorda abbastanza spesso le loro racchette. Le corde vengono costantemente sottoposte a tensione, anche se non le stai usando. Questo stress fa perdere loro la resilienza, la capacità di tornare rapidamente alla loro forma originale dopo l’impatto. Puoi scoprire di più leggendo il nostro articolo a riguardo.
La convenzione comune, è quella di cambiare le corde almeno una volta ogni due mesi. Tuttavia, come abbiamo già discusso sul nostro blog, questo probabilmente non è sufficiente, specialmente se avverti dolore al gomito. La mancanza di prestazioni delle corde costringe il corpo a lavorare di più per produrre potenza ed è una delle principali cause di lesioni a braccio e spalla. Chi soffre di gomito del tennista dovrebbe incordare le corde il più spesso possibile e almeno ogni 15 giorni fino a quando il problema non si risolve. Mantenere le tue corde al massimo delle prestazioni risparmierà stress al tuo braccio.
Abbandona il monofilamento!
I giocatori sotto la terza categoria, non dovrebbero nemmeno provarlo il monofilamento. Infatti il poliestere è estremamente utile a quei giocatori che hanno una velocità di palla estremamente elevata ed hanno bisogno di corde che aiutino a mantenere il controllo nonostante la forza inferta ai colpi. I giocatori di cui parliamo, non possono utilizzare syngut o multifilamento perchè romperebbero le corde una volta ogni 10 minuti.
Per tutti gli altri il poliestere serve solo a distruggere tendini e articolazioni. Piuttosto che affidarsi a monofilamenti tesi alla morte per tenere la palla in campo, forse gioverebbe più evitare sbracciate troppo ampie e passare ad una corda morbida.
BENVENUTA MORBIDEZZA!
Quando parliamo di corde morbide, ci riferiamo in particolare a 3 tipologie:
1. Budello naturale
Realizzato dalla membrana sierosa fibrosa ed elastica dell’intestino delle mucche, il budello naturale è il tipo di corda più famoso e iconico nel mondo del tennis. Nonostante esista fin dal 1800, l’industria del tennis non è ancora riuscita a creare un’alternativa che catturi la magia della sua elasticità, compresa la comfort, potenza e sensazione senza pari che ne derivano. Il budello naturale conserva anche la sua tensione e le caratteristiche di gioco ottimali più a lungo di qualsiasi altro tipo di corda. Oltre a essere una scelta popolare per i giocatori con il gomito del tennista o articolazioni sensibili, il budello naturale è unico nel senso che può essere teso saldamente per il controllo e il topspin senza compromettere il comfort.
Purtroppo, c’è da aggiungere che il budello naturale è estremamente costoso e c’è da spendere almeno 40€ per un incordatura. Inoltre la prestazione del budello è estremamente sensibile agli agenti atmosferici, e dovremmo fare attenzione a come conserviamo la nostra attrezzatura se vogliamo sfruttarlo al massimo. In presenza di forte umidità il budello tenderà a perdere tensione e a rompersi molto prima del solito.
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2. BUDELLO SINTETICO
Se non sei sicuro di quale corda scegliere, inizia con il budello sintetico. Realizzato in nylon, il budello sintetico è una corda a nucleo solido di base che è avvolta da uno o più strati per migliorare le prestazioni. Una scelta ovvia per chi cerca un buon rapporto qualità-prezzo e per i principianti, il budello sintetico combina una curva di apprendimento semplice con un prezzo troppo conveniente per essere rifiutato. Anche se questa corda non è raccomandata per giocatori avanzati e per chi rompe spesso le corde, va notato che Jim Courier ha vinto quattro tornei del Grande Slam usando il budello sintetico.
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3. Multifilamento
Sebbene sia impossibile replicare la sensazione sublime e la straordinaria potenza del budello naturale, le corde multifilamento rappresentano un’alternativa più conveniente per molti giocatori. Per imitare la costruzione intrecciata e flessibile del budello naturale, i multifilamenti utilizzano fibre sintetiche ultraduttili per assorbire l’impatto dell’urto e caricare la palla di potenza. Oltre a essere gentile con le articolazioni e i tendini, questo tipo di corda ti aiuterà a mantenere la palla profonda e a frustrare il tuo avversario con livelli più elevati di velocità. Non raccomandato per chi rompe spesso le corde.
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Scegliere la giusta tensione
Parliamo ora della tensione delle corde della racchetta da tennis. La tensione delle corde è una misura della pressione con cui vengono fissate le corde al telaio della racchetta ed è espressa in libbre negli USA e in chilogrammi nel resto del mondo.
Le tensioni delle corde tipiche variano solitamente da 19 a 26kg, ma la maggior parte dei giocatori si colloca all’interno di un range molto più stretto (22-23kg). In generale, i professionisti dell’incordatura tendono a consigliare ai giocatori di mantenere la tensione delle corde il più bassa possibile, in modo da non affaticare tendini ed articolazioni.
Visto che stiamo trattando il gomito del tennista, concentriamoci sulle tensioni basse. Quando parliamo di tensione bassa delle corde, stiamo considerando valori che si aggirano intorno ai 19-20kg, ma esistono anche eccezioni, con alcuni giocatori che scendono anche al di sotto dei 18 kg. Va detto che quando si opta per tensioni così basse, ci si avvicina al territorio dell’effetto “fionda”, e ciò comporta alcune cose da prendere in considerazione.
Se scegli di incordare la tua racchetta a una tensione bassa, ciò ti conferirà alcuni vantaggi. Avrai più potenza e rotazione a disposizione, il che può essere un bene. Tuttavia, dovrai fare i conti con un livello di controllo inferiore rispetto a tensioni più elevate. D’altro canto, otterrai maggiore durata dalle corde, una migliore sensibilità durante il gioco e un maggiore comfort, il che può essere un aspetto da non sottovalutare, specialmente se soffri di epicondilite.
In generale, se stai usando una corda in poliestere (o monofilamento) e stai sperimentando dolore al gomito, la nostra raccomandazione è di considerare il passaggio a una corda più morbida. Tuttavia, comprendiamo che alcuni tennisti con epicondilite potrebbero essere determinati a continuare a utilizzare il poliestere. In tal caso, ti suggeriamo di utilizzare la tensione minima, che corrisponde a circa 19 chilogrammi.
Se stai optando per una corda in sintetico gut (syngut), puoi aumentare leggermente la tensione, mantenendola nell’intervallo di circa 20-21 chilogrammi.
Per quanto riguarda le corde multifilamento, tendono a funzionare meglio con una tensione leggermente più alta, situata intorno ai 23-24 chilogrammi.
Infine, per il budello naturale, puoi mantenere la tensione a cui sei abituato, poiché si tratta di una corda morbida ma in grado di offrire un eccellente controllo. Quindi, se ti senti a tuo agio con la tensione attuale, puoi continuarla a utilizzare senza problemi.